Tovaglietta e pirofila Green Gate |
Si tratta di un dolce tipico del territorio cremonese e cremasco e nella città di Crema ogni anno, a metà settembre, viene dedicato a questo profumato dolce una sagra, il "Festival della torta Bertolina". Ho pensato a questo dolce in occasione dell'uscita di settembre de L'Italia nel Piatto, il cui tema è La Frutta di Settembre.
Una curiosità: il nome di questo dolce deriverebbe dall'ambiente campagnolo, ispirato ai nomi di un padre e figlio contadini: Bertoldo e Bertoldino. Un'altra leggenda farebbe invece risalire l'origine di questa torta a due sorelle di Trescore Cremasco, soprannominate "Benedète", che nessuno voleva sposare. Così le due sorelle, per vivere dignitosamente pur non essendo maritate, aprirono una panetteria dove preparavano pane e e dolcetti caserecci, tra cui appunto la Torta Bertolina. La torta, a quanto pare, piacque moltissimo, tanto che in molti iniziarono ad andare dalle due sorelle chiedendo loro le ricette. Loro però non se la fecero mai sfuggire, facendo di questo segreto la loro fortuna.
In rete si trovano diverse versioni, io vi propongo questa.
Ingredienti per uno stampo da 32 cm:
500 g di uva fragola
150 g di farina di mais fioretto
350 g di farina 00ù
120 g di zucchero semolato
12 g di lievito di birra fresco
300 ml di acqua
un pizzico di sale fino
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
Miscelate le due farine, il sale e 90 g di zucchero.
Aggiungete l'olio e il lievito sciolto in metà dell'acqua tiepida. Incorporate il resto dell'acqua a poco a poco in modo da ottenere un morbido impasto.
Fate lievitare per un'ora (viste le temperature ancora calde) o fino al raddoppio del volume.
Nel frattempo, prelevate tutti gli acini dai grappoli d'uva, lavateli e tamponateli con carta da cucina.
Quando l'impasto sarà lievitato, sgonfiatelo delicatamente e aggiungete metà dell'uva fragola.
Mettetelo quindi in una teglia circolare rivestita da carta da forno e distribuitevi sopra il resto degli acini, affondandoli leggermente con le dita.
Cospargete con lo zucchero rimasto e lasciate lievitare di nuovo per altri 30'.
Infornate a 180°C per 50', o fino a che la torta non risulterà dorata.
Sfornate, lasciate raffreddare e servite.
E ora un salto nelle altre regioni d'Italia:
10 commenti
Cara Kiara, il nome bertolina non conosco ma la torta la vedo molto bene e è buonissima.
RispondiEliminaCiao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
sai che ti dico??? ho dell'uva fragola avanzata da una schiacciata... ora vado a farla!!!
RispondiEliminagrazie
elisa
Appena ho dell'uva fragola la farò di corsa. Ha un aspetto fantastico.
RispondiEliminaGrazie per la ricetta.
Che buona Chiara. Non sbagli un colpo! L'uva fragola è la mia preferita, peccato che qui non riesca a trovarla spesso altrimenti l'avrei già provata. Un abbraccio bella.
RispondiEliminaInteressante il tuo racconto e la torta immagino una delizia anche perché l'uva fragola che oltretutto ha anche mio padre, è buonissima !
RispondiEliminaNon conoscevo questo dolce, ma confesso di essermi innamorata di Cremona quando sono stata a visitarla qualche mese fa, quindi sicuramente anche la torta sarà amore a primo assaggio! A presto LA
RispondiEliminaHa un aspetto davvero delizioso. E vedo che ci sono pochissimi grassi e niente uova. Questa è proprio da provare. Appena matura l'uva fragola del papy la provo
RispondiEliminaed io che non la conoscevo...ero curiosa di conoscerne la ricetta...grazie di averla condivisa ha un aspetto fantastico!
RispondiEliminaGrazie mille per avermi fatto conoscere questa torta e la sua storia!!!
RispondiEliminaBuona giornata
ma una meraviglia, io adoro l'uva fragola, se riesco a trovarla, questa torta non mi scappa.
RispondiEliminaun bacio
Miria
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