L’altra sera ho stupito il mio amore con questo semplice piatto… tornando dagli allenamenti alle dieci di sera, quale marito si aspetterebbe una bella cena così?! Ale sei fortunato, imprimitelo a caratteri cubitali nella capoccia! Ahahahaha!
È la prima volta che cucino dei porri… anche questo ortaggio apparteneva alla categoria: “Cose che non mi piacciono”; poi, per magia, l’ho scoperto! E mi piace! Lo chiamano il cugino gentile di aglio e cipolla, e ci credo! Ha un sapore così delicato.
Ho trovato questa deliziosa ricettina sul mitico “Cucchiaio d’Argento”.
Per 4 persone (io ho dimezzato le dosi):
1000 gr di porri (io meno)
100 gr di prosciutto cotto
70 gr di burro
100 gr di groviera (io l’ho sostituito al parmigiano)
50 gr di farina
½ litro di latte
formaggio grattugiato
pangrattato (la ricetta non lo prevede ma io l’ho messo)
sale&pepe
Eliminate la parte verde dei porri, lavateli e sbollenta teli in acqua salata per 5 minuti (io quasi dieci). Sgocciolateli in modo che perdano più possibile acqua. In una pirofila lasciate scaldare metà burro e la parte grassa del prosciutto, adagiatevi i porri in due strati, fateli colorire a fuoco moderato, salate e pepate. Nel frattempo preparate la besciamella con il restante burro, la farina e il latte. Alla fine incorporate la groviera grattugiata mescolando. Quando i porri sono cotti, spegnete, adagiatevi sopra le fette di prosciutto e ricoprite con la besciamella. Distribuite sulla superficie alcuni fiocchetti di burro, cospargete con due cucchiai di formaggio grattugiato, un po’ di pangrattato e mettete in forno preriscaldatoa 180°C per circa 10 minuti.
Ci sono ricascata… ancora lui… dopo aver postato una miriade di ricette nel quale la faceva da protagonista, mi ero ripromessa di abbandonarlo… almeno per un pochino di tempo; ma poi l’altra sera, andando a far la spesa e ritrovandomelo lì davanti bello violaceo e carnoso, non ho saputo resistere… ebbene si, ancora radicchio!
Questa volta ve lo propongo in veste di flan; premetto che, non avendo gli stampini appositi, ho dovuto accontentarmi di una sorta di muffins schiacciati… questo è un messaggio per te, mio caro maritino: ho bisogno assolutissimamente degli stampini per i flan! Urgono, non posso stare senza… ;-)
Ingredienti per 6 persone:
2 radicchi trevigiani
2 cipolle bionde
200 gr di ricotta di pecora
3 cucchiai di aceto balsamico
2 cucchiai di parmigiano
50 gr di burro
100 gr di vino bianco
1 uovo
5 cucchiai di pangrattato
noce moscata
sale e pepe
Pelate e tritate finemente le cipolle, quindi stufatele in una casseruola con 20 gr di burro; quando saranno trasparenti aggiungete i radicchi tagliati a striscioline e sfumate prima con l’aceto e poi con il vino. Fate cuocere dolcemente per 10 minuti e aggiustate di sapore.
In una terrina lavorate a crema la ricotta con il parmigiano grattugiato, un pizzico di noce moscata e l’uovo; aggiungete il radicchio e amalgamate. Unite anche il pangrattato, per rendere l’impasto piuttosto asciutto (la quantità può variare a seconda di come risulta il radicchio cotto).
Imburrate e passate nel pangrattato 6 stampini (mio dolce amore ricorda quanto detto sopra, please) e riempiteli fino a 1 cm dal bordo. Cuoceteli in forno a 190° C per 20 minuti (la parte superiore deve risultare dorata). Sformateli e serviteli caldi accompagnati, a piacere, con una dadolata di pomodori conditi con olio d’oliva, sale e basilico.
Cosa c’è di meglio che iniziare l’anno nuovo in tutta dolcezza?!?! Di certo, dopo i bagordi di natale e capodanno, qualche giorno di dieta non guasterebbe, ma io non ce la faccio; sono a casa in completo relax col mio topolino, una bella fetta di torta tipida per merenda ci sta proprio! E poi ci sono quelle 4 mele che dal cestino mi strizzano continuamente l’occhio, minacciando guerra se non le mangio subito… accontentiamole! ;-D
Ho trovato questa fantastica ricetta sul blog lillyinthekitchen e quando, leggendo gli ingredienti, non ho trovato né burro né olio mi sono subito incuriosita. All’inizio ho pensato che si fosse sbagliata, io non ho mai cucinato nessuna torta senza grassi, ma poi, assaggiandola…mhmhmhmh, non potete capire se non l’assaggiate!
Vi riporto qui sotto la ricetta con le mie modifiche (io sono andata parecchio “ad occhio”!):
Ah, dimenticavo… i semi di papavero sono della mia food-amicissima Libera!!!!! ;-)
4 uova
300 gr di mele grattugiate (io ne ho grattugiate 4, non ho guardato quale fosse il peso)
200 gr di sciroppo d’agave (io ho usato il miele come nella ricetta originale)
100 gr di semi di papavero (io poco più della metà)
100 gr di nocciole tritate finemente (io 150 gr di mandorle tritate)
50 gr di farina
succo di un limone per le mele
vanillina
sale
Mescolare i tuorli insieme al miele. Aggiungere le mele grattugiate, i semi di papavero e le mandorle tritate. Se le mele hanno lasciato tanto succo è meglio strizzarle. Gli albumi si montano a neve insieme al sale e alla vanillina. Per finire aggiungere la farina, mescolare delicatamente, versare in uno stampo da 22 cm precedentemente imburrato e infarinato. Infornare 20 minuti a 180°C (io 40 minuti, regolatevi con il vostro forno).
I carciofi non mi hanno mai fatto impazzire, poi, dall’anno scorso, qualcosa dev’essere cambiato nel mio palato… ora li adoro! Ci sono infinite ricette che impiegano questo ortaggio, ma cucinato così, come mi ha insegnato la Gianna, non ce n’é!
Io ho pulito bene 2 carciofi, privandoli della paglietta e delle prime foglie, li ho tagliati a tocchetti e li ho fatti rosolare in una padella con olio e uno scalogno tritato finemente. Si lasciano cuocere per una ventina di minuti poi si aggiungono i gamberi (io li ho pelati precedentemente, perché se no il mio carciofino non li mangia e li fa pelare da me…), si sfuma il tutto con un po’ di vino bianco secco e si lascia cuocere per altri 5 minuti. Salare, pepare e aggiungere la pasta al dente. Far insaporire e servire con una spolverata di prezzemolo fresco tritato.
Questo è uno dei mille antipastini preparati per il cenone di Capodanno, passato meravigliosamente in compagnia di gente stupenda: Paola, Fede, Luca, Tamara, Francesco, Doli e ovviamente io con il mio amore! Quanto ci siamo divertiti!!!!
La ricetta di questi mini cake l’ho trovata sul blog “Mon Petit Bistrot”; mi sono innamorata subito della foto, poi è venuto il resto. Cercavo in rete qualche idea originale e sfiziosa da preparare come finger-food e segnaposto, che nello stesso tempo richiedesse l’uso dello zenzero (dal momento in cui dovevo farlo fuori….); quando mi sono apparsi davanti ho pensato “Eccoli, sono loro!”, e così è stato! Per la ricetta vi rimando direttamente al blog di Claudia, così, per chi non lo conoscesse, s'illumina un po’ gli occhietti! Io non ho cambiato una virgola se non la quantità del tonno (per me 180 gr di tonno al naturale).
Questo piatto l’ho copiato dalla mia mammina che, quando ero in casa, me lo preparava spesso accompagnato dal purè di patate…. Che bei ricordi… e che fame!!!
Riporto di seguito la ricetta:
6 fettine di lonza
6 fettine di mortadella (o speck o pancetta affumicata)
3 carote
3 gambe di sedano
1 cipolla
salsa di pomodoro
vino bianco secco q.b.
olio extra vergine di oliva
sale e pepe
Pulite le carote e il sedano, tagliatene a bastoncini una piccola parte (serviranno come ripieno agli involtini) e a tocchettini il resto insieme alla cipolla.
Poi prepariamo gli involtini: battete bene le fettine di lonza, adagiatevi sopra una fettina di mortadella e qualche bastoncino di carota e sedano, chiudete l’involtino, avvolgendolo su se stesso, aiutandovi con uno o due stuzzicadenti o, se preferite, con dello spago da cucina.
In una larga padella fate scaldare qualche cucchiaio d’olio, mettete gli involtini, fateli rosolare bene da tutti i lati, sfumate con del vino bianco, aggiungete i tocchetti di carote, sedano e cipolla, la salsa di pomodoro e fate cuocere a fuoco moderato per circa 30 minuti, aggiungendo, se necessario, dell’acqua calda. Insaporite con sale e pepe e buon appetito!