E gira che ti rigira, ci ritroviamo un'altra volta nel periodo carnevalesco. Il carnevale è una festa prettamente cattolica, ma le sue origini sono ben più antiche. Basti citare, per esempio, le festività dionisiache greche o i saturnali romani. Durante queste feste si realizzava un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell'ordine, allo scherzo e anche alla dissolutezza. Da un punto di vista storico e religioso il carnevale rappresentò, dunque, un periodo di festa ma soprattutto di rinnovamento simbolico, durante il quale il caos sostituiva l'ordine costituito. Ed io adoro tutto questo.
Nella mia cucina succede un po' la stessa cosa...non friggo quasi mai, ma, in questi giorni, il forno cede il posto a pentole, fuoco e olio di arachidi.
Eccovi un dolcissimo assaggio....
Ingredienti:
400 g di farina 400 W
60 g di zucchero a velo
30 g di tuorlo (io ho messo un tuorlo, anche se pesa meno, circa 20 g)
85 g di uova intere (io ho messo due uova intere)
6 g di lievito chimico
4 g di sale
10 g di aceto
40 g di latte fresco intero
40 g di burro
7 g di vaniglia bourbon in bacche
scorza di limone grattugiata
Per il ripieno:
150 g di marmellata biologica di albicocche Fiordifritta Rigoni di Asiago
150 g di Nocciolata Rigoni di Asiago
olio di semidi arachide
*Farina forte, sostituibile con farina per lievitati o farina per pizza
Impastate la farina con lo zucchero a velo, le uova e i tuorli sbattuti insieme, il lievito, il sale, l’aceto e il latte. Se utilizzate la planetaria, montate il gancio.
Formate un impasto omogeneo cercando di non lavorarlo troppo, quindi unite il burro ammorbidito poco alla volta e, infine, la vaniglia e la scorza di limone grattugiata.
Formate una palla, avvolgetela nella pellicola per alimenti e mettette a riposare in frigorifero per circa 12 ore.
Trascorso il tempo, stendete la pasta molto sottile (io mi sono aiutata "tirando" la pasta con l'apposita macchina); sul lato rivolto verso di voi, mettete la marmellata di albicocche (o la Nocciolata) a formare un cordone, poi ripiegate la pasta ottenendo così una lunga sigaretta.
Pizzicate il rotolino conil pollice e l’indice (plin in piemontese significa appunto “pizzicotto”) e formate dei raviolini, che andranno poi separati con una rotella dentellata.
Portate abbondante olio di semi a 170 °C e friggete le bugie fino a doratura.
Una volta pronte, scolatele su carta assorbente e servite.
Ricetta tratta da Alice