...ovvero, quando la cucina eritrea e quella indiana si sposano creando un matrimonio perfetto!
Il tuo bambino è inappetente? Prova con il berberè!
Non credo che molte di voi sappiano di cosa sto parlando, ma ora vi spiego. Come ormai sapete, Iris non mangia molto, tranne latte, pizza e pane. A volte mi stupisce mangiando qualcosa di nuovo, tipo un uovo, un wurstel, degli spinaci…ma puntualmente, se glielo ripropongo, lo rifiuta. Tempo fa ho letto un articolo che mi ha fatto riflettere per allargare i miei orizzonti culinari e non solo. La gastronomia italiana si basa generalmente su criteri di assonanza dei sapori, mentre in altri paesi si punta più sul loro contrasto. L’uso abbondante di spezie come il berberè (che si trova già pronto nei negozi di alimentari africani, ma è semplicissimo da preparare anche a casa) può svelare un nuovo approccio con il cibo. Nel berberè infatti, a fianco di u po’ di pepe e peperoncino, si trovano anche aromi che per i ragazzini o, nel mio caso, anche bambini piccoli, possono risultare molto appetitosi: lo zenzero (ad azione antinausea), il fieno greco (che mette appetito) e il cardamomo (fortemente digestivo). Ecco quindi la proposta di questo piatto tipico della cucina eritrea, una sorta di ragù, che si mangia con le mani (anche se questo l’ho lasciato fare solo ad Iris), accompagnato con un pane altrettanto tipico, il Naan (non è un pane africano ma indiano).
La difficoltà che incontrano le mamme italiane nel dare la carne (e per quanto mi riguarda, non solo quella) ai propri figli è la stessa delle mamme di tutto il mondo: spesso, cucinata nella solita maniera, la carne non va giù. Ecco quindi come una ricetta come il kulu’wa diventa un modo insolito per presentare la carne tritata: profumata di spezie berberè e avvolta in pezzettini di pane, diventa irresistibile rispetto alla semplice e solita bistecchina.
Questo piatto ho deciso di accompagnarlo con il naan, ma la tradizione prevede che l’unione perfetta sia con il pane injera, fatto con farina di miglio e acqua. Lo si può tranquillamente gustare anche con pane toscano, piadina o polenta.
Ultimo appunto: Iris l’ha letteralmente divorato!
Kulu’waIngredienti per 4 persone:450 g di polpa macinata di vitello
1 piccola cipolla
45 g di burro
concentrato di pomodoro
misto di spezie berberè in polvere (peperoncino, coriandolo, cardamomo, fieno greco, zenzero, cannella, pepe nero, chiodi di garofano)
sale
Soffriggete nel burro la cipolla a fettine per 5’ (io ho usato la praticissima casseruola antiaderente. Unite un cucchiaio di concentrato di pomodoro diluito in 150 g di acqua calda, un cucchiaio di spezie e aggiustate di sale. Proseguite nella cottura per 5-6’ poi unite la carne; rosolatela per 5’, bagnate con altra acqua e proseguite la cottura per altri 15’ (con coperchio). Servite accompagnato da pane injera, oppure pane toscano, piadina, polenta o pane naan, come nel mio caso.
Pane indiano Naan
Questo pane lievitato si trova a partire dal Caucaso alla regione del Punjab (che io non sapevo manco dove fosse, comunque a nordovest dell’India) e oltre. A fine cottura va spennellato di ghee fuso. Il ghee è facilmente reperibile nei supermercati asiatici o indiani, ma è anche facile da preparare a casa. Basta fare sciogliere del burro non salato in una padella dal fondo spesso, a fuoco lento. Fate bollire finchè il liquido non assume un colorito dorato, poi lasciate raffreddare. Filtrate prima dell’uso.
Ingredienti per 3 naan:225 g di farina bianca 00
mezzo cucchiaino di sale
15 g di lievito
60 ml di latte tiepido
15 ml di olio vegetale (per me olio extra vergine di oliva)
30 ml di yogurt al naturale
1 uovo
30 ml di ghee fuso
Setacciate la farina e il sale in una grande terrina. In una terrina più piccola sciogliete il lievito nel latte tiepido. Lasciate riposare per 15’. Aggiungete quindi il lievito, l’olio, lo yogurt e l’uovo alla farina e mescolate fino ad ottenere un impasto soffice. Ponete l’impasto su di una superficie infarinata e impastate per circa 10’, fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Ponete in una terrina unta, coprite con un canovaccio umido e lasciate riposare in un luogo caldo per 45’ o finchè l’impasto non sarà raddoppiato. Preriscaldate il forno alla massima temperatura e lasciate all’interno, a scaldare, due piastre da forno su cui poi metterete il pane a cuocere.
Riversate l’impasto su una superficie infarinata e lavorate nuovamente. Dividetelo in 3 parti uguali e date loro forma sferica.
Coprite due palle d’impasto con un canovaccio e date alla terza la forma di una lacrima, lunga circa 25 cm e larga alla base 13, con uno spessore di 5-8 mm. Preparate così anche le altre due palle.
Ponete quindi i naan sulle piastre da forno calde e fatele cuocere per 4’ o fino a che non saranno gonfi. Rimuovete i naan dal forno e poneteli sulla griglia calda del forno per qualche secondo o fino a che non saranno dorati. Avvolgete poi i naan cotti in un panno per tenerli al caldo fino a che non verranno consumati. Spennellate con ghee fuso.
I naan si possono gustare anche aromatizzati, aggiungendo alla farina: coriandolo in polvere, cardamomo, semi di papavero, pepe o cipolla (in questo caso, essendo la cipolla molto acquosa, è necessario ridurre la quantità di uovo).