La tigella o crescentina (non sapevo che si chiamasse anche così) è la regina fra le rustiche specialità gastronomiche dell'appennino modenese. Essa rappresenta l'esempio di una consuetudine famigliare rimasta intatta nel tempo. Per conoscerne la storia bisogna rifarsi indietro nel tempo. Le tigelle erano in origine piccoli dischi composti di argilla purissima prelevata nei castagneti a notevole profondità, veniva poi miscelata con una speciale terra refrattaria si amalgamava con acqua, si confezionavano i dischi e infine temprati "cotti" nella cenere ardente. Le "crescentine" di par suo venivano impastate con: farina di grano, acqua, latte con aggiunta di un prodotto lievitante, allora era in uso il bicarbonato oppure il lievito per pane, si lasciavano lievitare dopo di chè si lavorava l'impasto in modo tale da formare piccole schiacciate rotondeggianti di 10, 15 cm. di diametro, queste erano le Crescentine di Modena.
A questo punto con le "Tigelle" precedentemente scaldate nel fuoco del camino, ci si apprestava con tutta la famiglia riunita al rito della cottura. Si prendeva con apposita molla una "Tigella" ponendola in prossimità del focolare, si metteva una "Crescentina" poi una o due foglie di castagno essiccate e tenute in dispensa, quindi un'altra "Tigella", poi la "Crescentina", le foglie, un'altra "Tigella" e cosi vià...... fino a formare una torre. Mentre si aspettava la cottura si restava tutti in attesa davanti al focolare e ci si dimenticava per un poco i problemi e la fatica della dura vita di quei tempi.
E ora la ricetta. Io vi propongo questa versione di Anna Moroni (da me leggermente modificata):
350 g di farina 0
65 g di yogurt bianco intero (per me yogurt greco)
50 g di parmigiano reggiano grattugiato (per me grana tipico lodigiano)
50 g di pecorino grattugiato (io non l’ho messo)
15 g di lievito di birra fresco (per me 10 g)
1 uovo
1 cucchiaio di strutto
½ cucchiaino di sale
All’impasto, io ho dovuto aggiungere 100 ml di latte. Mi è risultato troppo “sbriciolato” nella lavorazione e, per ricompattarlo, ho provato ad aggiungere, poco alla volta, del latte, fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
Procedimento:
Mettete la farina sulla spianatoia, fate un incavo al centro e versatevi tutti gli ingredienti (il lievito potete semplicemente sbriciolarlo, si amalgamerà al resto impastando). Iniziate a mescolarli al centro e poi prendete farina dal bordo interno dell’incavo, poco alla volta, fino a che l’impasto non sarà formato. Lavorate a lungo la pasta, battendola sulla spianatoia, per farla diventare molto elastica. Lasciatela lievitare infarinata fino al raddoppio del volume per circa due ore. Stendete la pasta a 1 cm di spessore e ritagliate delle forme tonde del diametro di 6-8 cm (a seconda dei gusti), fatele lievitare ancora per mezz’ora e poi cuocete nell’apposito ferro per tigelle, ben scaldato sulla fiamma. In mancanza del ferro, come nel mio caso, potete cuocerle in una padella antiaderente dal fondo pesante, 4 minuti per parte. Servite le tigelle calde, farcite con salumi.
Fonte testo: Romagna Mania
17 commenti
Oh mamma, oh mamma, oh mamma.... leggevo gli ingredienti e mi dicevo "non ci posso credere, ho tutto (e lo strutto posso sostituirlo con dell'ottimo olio extravergine di olive". Non capita mai che abbia yogurt bianco in frigo e.... adoro le tigelle. Questa volta ce l'ho ^_^ Questo vuol dire che non verrò a derubarti, hihihihihi.
RispondiEliminaMeravigliose, bravissima!
Prova Erica, sono veloci da fare e, soprattutto, buonissime! Lo strutto è facilmente sostituibile...io, casualmente, lo avevo in frigorifero! Prova poi mi dici! KissU
EliminaChe meraviglia! Quanti ricordi mi fai tornare in mente: le mangiavo sempre quando andavo in vacanza sull'appennino tosco-emiliano e mi facevano impazzire! Le mie preferite sono quelle farcite con l'impasto crudo di salsiccia! Slurp!
RispondiEliminaMamma mia chissà che bontà!!!!!
Eliminanella ricetta della mia famiglia lo strutto non si usa...pochi ingredienti ma di ottima qualità ed il risultato è garantito,nel mio blog trovi la ricetta se ti va di provarla...
RispondiEliminaparteciperò molto volentieri al tuo contest,sto già progettando qualcosa di buono per stupirti!!
Ciao Barbara! Aspettavo io che una romagnola DOC mi proponesse la sua versione! Io ho fatto quella della Moroni, pur sapendo che non rispecchiava quella originale. Proverò senz'altro la tua! Grazie cara!
EliminaAspetto di essere stupita.... :-)))
che buone, da fare e rifare...se avessi tempo!
RispondiEliminaQua a Bologna chiamano tigelle queste ciambelline cotte sulla tigelliera, mentre le crescentine sono quadri di pasta di pizza fritti nell'olio, quindi una cosa un po' diversa. Ma so che gia' a Modena le chiamano diversamente.
RispondiEliminaMi piace questa tua versione piccola piccola. Io non le ho mai fatte
Che buone le tigelle! Ogni tanto le preparo anch'io, però con una ricetta abbastanza diversa (né uovo, né formaggio, ad esempio). Le tue hanno un aspetto davvero invitante.
RispondiEliminaBuona giornata
In rete ho trovato versioni infinite... ho scelto questa ma voglio provarne anche altre! :-)
RispondiEliminaeccomi da te con immenso piacere !!! anche il tuo blog è molto bello e tu sei molto brava ...le tigelle poi le adoro...a presto e un abbraccio...ps.ti ringrazio per l'invito al contest ma purtroppo per mancanza di tempo non posso partecipare mai a nessun contest....
RispondiEliminaNe sono ghiottissima, quanto mi piacciono, complimenti per l'ottimo risultato!!!!
RispondiEliminaA casa mia piacciono un sacco!!!! Complimenti
RispondiEliminaperfetteeeeeeeee!! simpaticissime così piccole..
RispondiEliminaBuonissime, devo assolutamente provarle! Felice giornata!
RispondiEliminaMamma che buone, proverò presto la tua ricetta!!
RispondiEliminaUn abbraccio!!!
Ciao Kiara, non le conoscevo..devono essere veramente buonissime e molto gustose, mi piacerebbe davvero provarle:)) grazie mille per la bellissima ricetta:))
RispondiEliminaun bacione:))
Rosy
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