Per l'impasto:
250 g di farina 00
1 cucchiaio di bicarbonato di sodio
sale
1 cucchiaio di noce moscata grattugiata
250 g di zucchero
100 g di olio di semi
3 uova
120 g di latte
60 ml di rum scuro
1 baccello di vaniglia
Per lo sciroppo:
100 g di burro
50 g di zucchero
120 ml di rum scuro
Preriscaldate il forno a 150°C. Imburrate e infarinate uno stampo da plumcake (o, se lo avete, il classico stampo americano col tubo). In una terrina setacciate la farina, il bicarbonato, una presa di sale e la noce moscata. Mettete da parte. In un'altra terrina, con la frusta elettrica (per me la praticissima di Russel Hobbs) lavorate lo zucchero, l'olio, le uova, il latte e il rum fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Aprite il baccello di vaniglia con la lama di un coltello, estraete i semi, aggiungeteli all'impasto, tenendo da parte il baccello vuoto, e unite lentamente il tutto al composto con la farina, mescolando con una frusta. Versate l'impasto nello stampo. Infornate per 60' o fino a che uno stuzzicadenti infilato al centro della torta non ne uscirà perfettamente pulito. Sfornate, lasciate la torta dentro lo stampo e bucate con uno stuzzicadenti tutta la superficie (per far assorbire lo sciroppo al rum).
Nel frattempo preparate lo sciroppo: in una casseruola versate 30 ml di acqua, il burro e il baccello di vaniglia tenuto da parte. Portate a ebollizione. Unite lo zucchero e cuocete a fuoco lento per 5', mescolando sempre. Lasciate raffreddare per qualche minuto poi aggiungete il rum.
Lasciate raffreddare lo sciroppo altri 10' poi versatene un po' sulla torta, aiutandovi con un cucchiaio. Quando la parte superiore è ben inzuppata, capovolgete lo stampo su un piatto da portata, sfilatelo delicatamente, e ripetete l'operazione (bucate la superficie e irroratela con altro sciroppo). Lasciate riposare il dolce finchè il liquido non sarà stato assorbito, poi ripetete il tutto dall'inizio, avendo cura di ricominciare dalla parte superiore. Questo processo di assorbimento può durare fino a 24 ore.
La Gianna, mia mamma, ormai 80enne, non smette ancora adesso di dirmi quant'era buona questa torta e di rifarla al più presto. La versione al rum, decisamente più alcolica, le è piaciuta di più della versione all'Amaretto di Saronno...un pochino più light...hai capito la mammina?
8 commenti
Mi ricorda la rum cake delle Isole Cayman... e sì che ce l'ho quel libro, ma non l'avevo più di tanto notata si vede... Grazie per avermela "evidenziata"!
RispondiEliminaCiao,
Lidia
Mi piace il nome di questa torta e mi piace anche l'aspetto direi una fetta please :)
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaHo questo libro e questa torta la corteggio da un po'. Intanto che mi decido a farla, ammiro la tua. Quella foto della fetta mette voglia di afferrarla dallo schermo :)
RispondiEliminaChe fantastico abbinamento!
RispondiEliminaBuona serata
Sicuramente molto soffice e profumata, ma immagino anche con l'amaretto che è ancora più profumata e gustosa !
RispondiEliminail rum è eccezionale nei dolci! Ti è riuscito proprio bene!
RispondiEliminawoh! mi immagino il profumo di questa torta.davvero molto invitante
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