Allora, devo premettere che la pavlova è uno di quei dolci che non mi ha mai colpito in modo particolare. Forse perchè la resa non ha mai appagato il mio occhio, non so, e non chiedetemi perchè. Sta di fatto che qualche tempo fa ho acquistato il famoso libro della Lawon, Nigellissima, e questa pavlova al cappuccino dominava la scena in modo quasi invadente. Almeno per i miei gusti. Non ho resistito, ho DOVUTO farla (e rifarla, rifarla, rifarla...). La domanda è sorta poi spontanea: perchè non l'ho mai cucinata prima? La bontà di questo dolce è disarmante. Si scioglie in bocca e dopo averne mandato giù un boccone non vedi l'ora di riempirti nuovamente la bocca! Questa che vi propongo nelle foto è la mia primissima versione, fatta senza panna. E' talmente buona che il latticino è un semplice dettaglio. Dovete provarla, assolutamente.
Ingredienti per un dolce da 23 cm di diametro
250 g di zucchero semolato
4 cucchiaini di caffè istantaneo solubile in polvere (non in granuli)
4 albumi freschi o pastorizzati
un pizzico di sale
2 cucchiaini di amido di mais
1 cucchiaino di aceto bianco
300 ml di panna fresca da montare
1 cucchiaino di cacao in polvere di buona qualità
Preriscaldare il forno a 180°C e foderare una placca da forno con carta forno (se volete essere precisine, disegnate un cerchio aiutandovi con una teglia tonda, sul lato opposto rispetto a quello su cui appoggerete la pavlova).
Mischiare in una ciotola lo zucchero con il caffè istantaneo.
A parte cominciare a montare gli albumi con il pizzico di sale finchè non cominceranno ad essere gonfi e spumosi. A questo punto unire a poco a poco (io un cucchiaino per volta) il mix di zucchero e caffè. Continuare a montare finchè otterrete una meringa soda e di un bel colore beige. Alla fine unire l'amido e l'aceto.
Versare la meringa sulla carta forno e modellarla in un cerchio da 23 cm
di diametro, cercando di farla perfettamente piatta in superficie.
Infornare e immediatamente abbassare il calore a 150°C.
Cuocere per un'ora, quindi spegnere il forno e lasciar raffreddare la pavlova al suo interno.
Nigella dice che una volta che è perfettamente fredda, rovesciare la meringa in modo che la base
risulti in alto e staccare delicatamente la
carta forno. Io questo passaggio l'ho evitato, anche perchè avevo paura di romperla.
Montare la panna e versarla sul dolce (io in questa versione non l'ho messa).
Cospargere con il cacao e servire.
7 commenti
Al cappuccino, che bontà !!!
RispondiEliminada capogiro, che bella!
RispondiEliminaChe meraviglia la pavlova e questa versione è tutta da assaggiare!
RispondiEliminaAnche a me la pavlova non ispira molto... al cappuccino mi ispira un pochino di più.
RispondiEliminaChissà se mi viene voglia di provare a farla
A me ispira molto ma non lo mai cucinata
RispondiEliminaBuon weekend
Io adoro la pavlova ma questa versione profumata al caffè non la conoscevo...e devo provarla assolutamente! Ha un aspetto fantastico!
RispondiEliminaMai mangiata una pavlova così...semplicemente sensazionale!! Ti sei superata!!!
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