Ho letto di questa torta sul magnifico libro "La Grammatica dei Sapori". Mi ha incuriosito subito il procedimento e il fatto di usare l'arancia in tutta la sua essenza, dalla buccia agli spicchi. Premetto che io non amo particolarmente questo agrume, nè consumato sotto forma di frutto nè come spremuta. Però adoro il suo profumo e l'aroma che conferisce ai dolci (e non solo). Questa torta è stata un'autentica rivelazione. Da provare!
2 grosse arance non trattate (per me le biologiche di BioExpress)
6 uova intere
250 g di zucchero bianco semolato
250 g di mandorle tritate
1 cucchiaino di lievito in polvere
Per prima cosa lavare bene le arance e fatele bollire per circa 2 ore, fino a quando saranno quasi sfatte. Detto tra noi, le arance possono essere cotte anche nel forno a microonde in pochi minuti...ma non diciamolo alla Roden.
Appena saranno pronte, fatele appena intiepidire, quindi tagliatele in quarti, eliminate i semi e frullate il tutto.
Montate 6 uova in una ciotola capiente, aggiungete 250 g di mandorle tritate, 250 g di zucchero, un cucchiaino di lievito e la polpa delle arance frullata.
Versate il composto in una teglia del diametro di 24-26 cm di diametro, foderata di carta da forno e far cuocere a 190°C per circa un'ora.
La torta resterà sempre un pochino umida al suo interno. Lasciatela intiepidire nella teglia prima di sformarla.
1 commenti
Cara Kiara, ma che bella e buona questa torta, mi è già venuto l'acquolina in bocca.
RispondiEliminaCiao e buon San Valentino con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
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