I
meravigliosi anni 80. Per chi, come me, ha avuto la fortuna di averli vissuti,
se li porterà nel cuore per sempre. Io ero solo una bimbetta sfigata, troppo
magra, con occhiali troppo grandi e troppo spessi per il mio visino (purtroppo
le foto dell’epoca lo dimostrano). Erano gli anni del muro di Berlino,
dell’esplosione di Chernobyl. Erano gli anni della mitica Madonna (ricordo
ancora il suo concerto visto in tv accanto a mio fratello maggiore - molto
maggiore - dove lei urlava “siete pronti? Siete caldi?), regina indiscussa
della musica pop, gli anni del Drive in di Ezio Greggio, dei quiz di Mike
Bongiorno. Gli anni della brillantina messa a chili su pettinature improbabili,
gli anni dei paninari, gli anni in cui noi ragazze indossavamo capi che ci infagottavano
in un modo tutt’altro che affascinante. Solo in quel decennio si poteva infatti
avvistare per strada una creatura taglia S che vestiva un XL. Io c’ero!
Anche in
cucina, gli anni ’80 hanno segnato la storia. Basti pensare al mitico e mai
passato di moda Filetto in salsa al pepe verde. Si tratta di una delle ricette più tradizionali per cucinare questo taglio di carne. La salsa che lo accompagna, ricca di grassi, si sposa alla perfezione con il filetto e l'aggiunta del pepe verde, dona quel caratteristico retrogusto molto fresco, quasi balsamico.
Oltre a questo squisito
piatto a base di carne, la cucina degli anni ’80 sembra (ma dico “sembra”
perché in realtà non lo è) oggi un ricordo lontano, pieno di mappazzoni (come
li chiamerebbe Bruno barbieri) ormai passati di moda, sostituiti da condimenti
più salutari e ricette meno impiastricciate. Ma chi di voi non sente la
nostalgia di un bel piatto di tortellini panna prosciutto e piselli? Oppure di
un piatto di penne alla vodka o un cocktail di gamberetti? A casa mia vengono
proposti ancora spesso, per la gioia soprattutto di mio marito.
Proprio
in onore di tutto questo, è con estremo piacere che oggi vi propongo una
variante della ricetta del filetto in salsa, ma al pepe rosa. È proprio durante
questa decade che la pietanza è entrata a far parte, come grande protagonista,
delle carte dei migliori ristoranti diventandone simbolo di fasto e gusto.
Per
un’ottima riuscita della ricetta, la qualità della carne è
imprescindibile. L’origine francese del piatto si intuisce dalla presenza
della panna, del burro e della senape che trasformano il filetto in un piatto
decisamente calorico. Il pepe, verde o rosa che sia, è l’ingrediente
chiave per la preparazione: dicono vada schiacciato con la lama del coltello
per consentirne la fuoriuscita del caratteristico aroma e del sapore fresco ed
erbaceo.
Ma passiamo subito alla ricetta:
4 medaglioni di filetto di manzo
2 cucchiai di pepe rosa
30 g di burro
1 bicchierino di brandy
180 ml di panna fresca
olio qb
sale qb
1 cucchiaino di senape
Per prima cosa, avvolgete i medaglioni di filetto con uno
spago da cucina.
Pestate una
parte del pepe rosa (io mi sono aiutata con un batticarne, ma la ricetta
originale prevederebbe l’uso di un coltello; quindi se siete abili nel
maneggiare le lame, sarebbe preferibile) e fatelo aderire per bene alla carne, insieme
al sale (per un tocco in più, io ho usato dei fiocchi di sale Maldon).
In un’ampia
padella, sciogliete il burro con poco olio e il restante pepe in grani e fate
rosolare la carne due minuti per lato.
Rimuovete i filetti dalla pentola,
sfumate con il brandy a fiamma alta, poi abbassate il fuoco e unite la panna e
la senape.
Rimettete i filetti in padella e
fate cuocere. La durata della cottura dipende dal vostro gusto. Io vi consiglio
almeno una media cottura, per evitare che la carne si indurisca troppo, ma la
scelta sta a voi, in base ai vostri gusti.
Rimuovete lo spago e servite il
filetto al pepe rosa ben caldo, magari accompagnandolo a dell’ottima insalata
di stagione (per me insalata biologica BioExpress)
Ultima cosa, anche se poco
elegante. È d’obbligo la scarpetta. ;-D
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