Non appena ho visto la foto delle bruschette con camembert e fichi di Annamaria, autrice del profilo Instagram Ogni tanto cucino, la voglia di assaporarle ha vinto su tutto. Essendo appena rientrata da un tour al supermercato, e avendo visto questa ricetta solo in un momento successivo, ho cercato di arrangiarmi con quello che avevo in casa.
Prima di tutto il pane, elemento base della bruschetta. Non disponendo di fette fragranti e profumate, non mi sono voluta accontentare del classico pane bianco confezionato, a disposizione dal convento. Troppo comoda. Allora ecco la ricetta del pane 'gnorante di Paoletta, ottimo in questa situazione, dove il profumo di forno a legna sprigionato dalla farina di grano arso fa la differenza, credetemi. Al mattino, prima di iniziare a lavorare, ho impastato e alla sera infornato.
Ecco la ricetta:
IL PANE 'GNORANTE di Paoletta Sersante
200 g di farina 00
370 g di farina W300 per pizza
30 g di farina di grano arso
390 g di acqua a temperatura ambiente
5 g di sale
10 g di lievito di birra fresco
Al mattino si impasta il tutto mettendo il sale solo alla fine, dopo circa 20' fate le pieghe di tipo 3 dando poi la forma a filone e creando tensione. Fate riposare in frigorifero fino alla sera, avvolgendo la pagnotta su un vassoio all'interno di un canovaccio ben infarinato.
Alla sera, solo se all'uscita dal frigo il pane è bello gonfio, altrimenti si attende che sia pronto perché dipende dalla temperatura del frigo, si procede con la cottura solita: si inforna su placca o pietra rovente in basso a 250° C poi dopo circa 30' si posiziona a metà tacca. La temperatura va scalando pian piano fino ad arrivare a 200°C. Per qualsiasi dubbio o info, vi consiglio l'iscrizione al favoloso gruppo di FB di Paoletta e Adriano.
Una volta sfornato il nostro pane, la maggior parte del lavoro è fatta.
Vi basterà tagliarlo a fette, tostarlo, spalmarlo con caprino cremoso, aggiungere una fettina di speck, qualche spicchio di fico, una fogliolina di spinacino quà e là e dell'ottimo miele biologico di fiori Mielbio Rigoni di Asiago. Et voilà .
1 commenti
Cara Kiara, mamma mia quanto devono essere buone!!!
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
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