La Minestra mariconda (o di mariconde) è un piatto di cui i Bresciani si contendono la paternità con i Mantovani, ma una cosa è certa: appartiene alla tradizione culinaria contadina settentrionale.
La mariconda ricorda gli knödel (o canederli) della cucina trentina e altoatesina, nella loro preparazione di base. In alcune ricette recenti si aggiunge poca farina bianca e un goccio di latte per legare. Tra le spezie ricorre la noce moscata.
Le Meliconde sarebbero le palline gialle di cui è composta la minestra, che ricordano le cariossidi del granturco (analogamente alla meridionale cicerchiata = piatto di ceci, composto di palline di pasta fritte).
Questa è la ricetta che ho deciso di presentare per l'uscita di aprile de
L'Italia Nel Piatto. Il tema? Un piatto del passato / la cucina povera del passato.
Ma scopriamo insieme come realizzare la ricetta. Io ho scelto di proporvi questa versione (ovviamente ce ne sono a centinaia) estrapolata da "Nuovo codice della cucina lombarda".
Ingredienti per 4 persone:
250 g di mollica di pane o pane raffermo
500 ml di latte intero
1,5 lt di brodo di carne
100 g di burro
80 g di Grana Padano dop grattugiato
4 uova
Sale
Pepe
Noce moscata
Ammorbidire il pane nel latte lasciandolo macerare per almeno mezz’ora.
Strizzare il pane ammollato e incorporarvi il burro appena sciolto in un tegame tiepido.
Lasciare assorbire bene, poi aggiungere le uova e il Grana.
Regolare di sale e pepe, impastare bene il tutto e lasciare riposare per almeno un’ora.
Con l’impasto ottenuto formare delle polpettine.
Farle cuocere per 5 minuti nel brodo bollente.
Servire caldo.
Note:
È bene che la mollica di pane non sia molto rafferma (due giorni al massimo), perché in tal caso perderebbe peso e sarebbe necessario usarne di più a discapito dell'equilibrio dei sapori.
Il composto, preparato con qualche ora di anticipo guadagna in compattezza e matura un gusto più pieno.
Le palline possono essere ottenute facilmente arrotolando l’impasto con le mani in un lungo cilindro e tagliandolo in piccole porzioni di circa 1 cm che, passate sotto la mano aperta, prenderanno la forma giusta.
E ora vediamo che cosa hanno preparato le altre regioni:
9 commenti
Amo queste ricette con il pane raffermo! Bella proposta.
RispondiEliminaSono sempre in cerca di ricetta per riciclare il pane raffermo, e questa mi piace veramente tanto.
RispondiEliminaTantissimi Auguri di Buona Pasqua
Avevo sentito parlare di questa minestra ma mi immaginavo tutt'altro. Mi sembra molto buona :) Auguri!
RispondiEliminail pane raffermo è un ingrediente tipico di queste ricette "semplici" e contadine... mi ricorda tanto i canederli! un abbraccio e tanti auguri!
RispondiEliminaUn'ottima ricetta di recupero del pane, calda e confortevole. Mi piacerebbe molto gustarne un buon piatto!
RispondiEliminaHai ragione un piatto che richiama i canederli o i gnocchetti di pane da fare in brodo della cucina austriaca. Mi segno la ricetta perchè la vorrei provare. Buona Pasquetta
RispondiEliminaHai ragione è un piatto che si avvicina molto ai canederli trentini, ma penso che in ogni casa contadina si cercasse sempre di preparare un pasto con ciò che era disponibile, questo ha permesso tanti piatti di assamiglirsi pur mantenendo le proprie caratteristiche
RispondiEliminaGrazie lo assaggerei volentieri
Ha un bellissimo aspetto questa minestra e un nome proprio carino! ciao, un abbraccio
RispondiEliminaIl nome mi piace proprio tanto e penso che mi piacerebbe anche questa minestra che non conoscevo
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