Per prima cosa, portate a bollore il latte di soia (una bottiglia), spegnete il fuoco e lasciatelo riposare finché non raggiunge una temperatura di 40 °C, aiutandovi con un termometro da cucina. Una volta raggiunta la temperatura indicata, versate il latte in una ciotola di vetro, aggiungete un cucchiaio di succo di limone (va bene anche l' aceto di mele), mischiate appena, coprite con un panno e lasciate riposare 5/7 minuti, senza mescolare, in questo modo il latte inizierà a cagliare. Prendete uno stampo per formaggio (ideali quelli della ricotta, oppure un piccolo scolapasta), aggiungete un pizzico di sale e, con una mestolo forato, iniziate a recuperare il latte cagliato della ciotola, versandolo nello stampo per il formaggio. Finito questo passaggio posizionate il contenitore forato su una ciotola alta, in modo da far continuare a gocciolare l'acqua in eccesso dal formaggio. Coprite il formaggio con un panno pulito e lasciate gocciolare in frigo per tutta la notte.Trascorso questo tempo, riprendete il formaggio, sformatelo dallo stampo aggiungete un filo d'olio ed è pronto da spalmare.
Per prima cosa, portate a bollore il latte di soia (una bottiglia), spegnete il fuoco e lasciatelo riposare finché non raggiunge una temperatura di 40 °C, aiutandovi con un termometro da cucina. Una volta raggiunta la temperatura indicata, versate il latte in una ciotola di vetro, aggiungete un cucchiaio di succo di limone (va bene anche l' aceto di mele), mischiate appena, coprite con un panno e lasciate riposare 5/7 minuti, senza mescolare, in questo modo il latte inizierà a cagliare. Prendete uno stampo per formaggio (ideali quelli della ricotta, oppure un piccolo scolapasta), aggiungete un pizzico di sale e, con una mestolo forato, iniziate a recuperare il latte cagliato della ciotola, versandolo nello stampo per il formaggio. Finito questo passaggio posizionate il contenitore forato su una ciotola alta, in modo da far continuare a gocciolare l'acqua in eccesso dal formaggio. Coprite il formaggio con un panno pulito e lasciate gocciolare in frigo per tutta la notte.Trascorso questo tempo, riprendete il formaggio, sformatelo dallo stampo aggiungete un filo d'olio ed è pronto da spalmare.
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L'autore di questo blog non utilizza cookie di profilazione, né risponde di quelli eventualmente installati da terze parti ai quali non ha accesso. Ai sensi del punto 2 del provvedimento del Garante della privacy "Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie" - 8 maggio 2014 [3118884] Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014. Questo blog non costituisce una testata giornalistica. Non ha carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali. Pertanto non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.<div>Tutti i diritti relativi a fotografie e immagini presenti su questo blog, sono di mia esclusiva proprietà (Chiara Rozza) e non è autorizzato l'utilizzo di alcuna foto in siti o in spazi non espressamente autorizzati da me.
Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità, ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.
2 commenti
Mi ha così attratto questa foto sui social che sono venuta a vedere! Adoro i fichi, il tofu un po' meno...ma tu con la tua ricetta li hai messi insieme e ci hai aggiunto il pistacchio per cui ho un vero debole!! Una ricetta splendida! e grazie tantissimo per aver spiegato così bene come fare il tofu, credo proprio che mi cimenterò! Un abbraccio e buon weekend
RispondiEliminaCiao Marina! Grazie infinite, sei davvero gentilissima! Onestamente il gusto del tofu non mi ha così entusiasmata, come invece era successo per il Labneh, il cui metodo di preparazione è pressochè identico, se decidi di usare lo yogurt di soia al posto del latte. Era la prima volta che assaggiavo il tofu. Avevo letto che sarebbe stato meglio abbinarlo a un'erba aromatica o a qualche altro ingrediente per dargli gusto. In questo caso ho scelto una golosissima crema a base vegana che non ha nulla da invidiare alle altre, credimi! Un abbraccio e grazie ancora
RispondiEliminaTi ricordo che se commenti con l'account Google+ o Blogger acconsenti a pubblicare il link al tuo profilo tra i commenti. Prima di commentare consulta la PRIVACY POLICY per ulteriori informazioni.