Molti pensano che sia una ricetta tipica di Milano, ma le sue origini hanno in realtà a che vedere con l’Impero austro-ungarico. Furono i funzionari di questo potente impero a portare a Milano alcune novità alimentari, tra cui il Keisersemmel (kaiser significa, in tedesco, imperatore), un panino dalla forma di una piccola rosa.
Molti pensano che sia una ricetta tipica di Milano, ma le sue origini hanno in realtà a che vedere con l’Impero austro-ungarico. Furono i funzionari di questo potente impero a portare a Milano alcune novità alimentari, tra cui il Keisersemmel (kaiser significa, in tedesco, imperatore), un panino dalla forma di una piccola rosa.
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L'autore di questo blog non utilizza cookie di profilazione, né risponde di quelli eventualmente installati da terze parti ai quali non ha accesso. Ai sensi del punto 2 del provvedimento del Garante della privacy "Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie" - 8 maggio 2014 [3118884] Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014. Questo blog non costituisce una testata giornalistica. Non ha carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali. Pertanto non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.<div>Tutti i diritti relativi a fotografie e immagini presenti su questo blog, sono di mia esclusiva proprietà (Chiara Rozza) e non è autorizzato l'utilizzo di alcuna foto in siti o in spazi non espressamente autorizzati da me.
Mi chiamo Chiara, ho 44 anni e ho aperto questo blog di cucina nel 2010, con la
speranza di rendermi utile a chi, come me, non sapeva cucinare nemmeno un uovo.
Mi sono "costruita" da sola, con tenacia e curiosità , ma i consigli e l'esperienza di mia madre mi hanno aiutata in maniera decisiva.
Il mio background di esperienze professionali e personali mi ha portato a creare una mia modalità con la quale divulgare l'importanza del cibo, sotto ogni suo aspetto.
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9 commenti
Il pane per me è pura poesia, farlo ti inebria con il suo profumo
RispondiEliminaLa rosetta e uno dei pani che non ho mai fatto, prediligo quelli con i semi, ma è giunto il momento di rimediare e naturalmente con la tua ricetta
Grazie Manu
Che bontà ! Complimenti per le michette meravigliose!
RispondiEliminaLa adoro, mi ricorda tantissimo la mia gioventù perché questo era il panino che portavo a scuola con il salume di turno. Hai ragione, la rosetta è difficile da fare. IO ho comprato lo stampino apposito ma non sono mai riuscita a riprodurla tal quale come quella che compro dal fornaio. Proverò questa ricetta che consigli tu. Baci.
RispondiEliminaAdoro la rosetta, bella calda calda appena sfornata!
RispondiEliminaSai quante merende consumate a suon di rosetta nella mia infanzia!
Che meraviglia che sono!
Da ragazzina con le amichette il pomeriggio alle 5 si andava dal fornaio sotto casa per prendere la rosetta con il salame per la merenda. Buonissima, freschissima perché arrivava con il pane del pomeriggio e naturalmente croccantissima. Una volta ho provato anch'io a farle, sono venute bene ma con l'aspetto un po' più rustico rispetto a quelle perfette dei forni! Un abbraccio
RispondiEliminaMi è piaciuto leggere la storia della Michetta,un pane che mi piacerebbe mangiare appena sfornato,cosa che non ho mai fatto.
RispondiEliminaQueste mi ricordano le mie amate rosette romane, sono ottime, devo provare a farle.
RispondiEliminaA presto
Miria
La Rosetta… il pane di quando ero bambina!!
RispondiEliminaCiao,
Elisa
difficoltosa da preparare, ma gustosissima! bella la storia! un abbraccio!
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