Al contrario di quanto si potrebbe credere è un piatto di origine napoletana e non emiliana; ma siccome entra nella gastronomia lombarda già dal "Nuovo Cuoco Milanese" del Luraschi (1829, coste alla parmigiana), può vantare una larga diffusione in tutta la regione. Nella corretta dizione cremonese, le biide, costole delle bietole o biete, si mangiavano “cotte e condite con burro e cacio” (Peri, Vocabolario Cremonese-Italiano, 1847).
Ingredienti per 4 porzioni:
500 g di Bietole
150 g di Burro
300 g di Grana Padano Dop grattugiato
100 ml brodo vegetale
Sale qb
Pepe bianco qb
Lavare con cura i gambi (le coste), quindi farli lessare in acqua salata.
Scolarli, ponendoli in un setaccio e, una volta freddi, spremerli, senza spappolarli, per farne uscire i liquidi residui.
Sistemarli a strati in una teglia da forno, condendo ogni strato con burro, formaggio Grana grattugiato e una spruzzata di pepe bianco.
Infornare per 20-25 minuti, avendo cura di bagnare con un po’ di brodo vegetale (o sugo d'arrosto, come prevede la ricetta originale) ogni qualvolta dovessero asciugarsi troppo.
L’utilizzo dei gambi delle bietole presuppone lo scarto delle foglie verdi, che tuttavia è impensabile finissero nell’immondizia, in una società come quella tradizionale abituata a consumare tutto ciò che potesse essere consumato. Così le foglie scartate da preparazioni gastronomiche di maggior momento, finivano nelle farciture per le torte salate, nei minestroni o in gustose minestre di riso (in Lombardia si è sempre preferito la bietola, più delicata, agli spinaci, meno adatti, per il loro sapore intenso alla cucina padana).
Al contrario delle altre varietà della famiglia, di cui si utilizza la radice, della bietola si utilizzano le grandi foglie e i gambi bianchi e carnosi.
Denominate anche erbette (in Emilia), le bietole hanno sapore delicato e solitamente si consumano dopo una breve lessatura, nelle stesse preparazioni usate per i cardi (la bietola è chiamata anche cardonetto).
Le bietole hanno modesto apporto calorico, ma sono ricche in ferro (quasi quanto gli spinaci), in potassio ed in vitamina A, oltre che di fibre facilmente digeribili.
9 commenti
Come rendere un ingrediente semplice spettacolare!!!! UN abbraccio e buon anno LA
RispondiEliminaMi piace molto questa parmigiana, in alternativa al mio popettone! Buon anno
RispondiEliminaMa sai che in dialetto piacentino si chiamano biide, e queste coste così gratinate le conosco bene... sono una bonta!
RispondiEliminabuon anno!
Ecco la dritta che mi serviva: io le coste non le strizzo mai e infatti mi lasciano sempre un po' di acqua di cottura. Grazieee e buon anno a te!!!!
RispondiEliminaHa un aspetto veramente invitante! ciao Chiara e buon anno nuovo!
RispondiEliminaDelicious and you have nicely put this recipe together. You have put a lot of effort into writing this blog. Will try to cook for my hubby as he is very particular to taste. Also, I noticed that you quite have skills in writing. If you are ok then please visit my web page Fun livin' and let me know where I can improve. Much appreciated!
RispondiEliminaLe biete mi piacciono moltissimo, quindi credo proprio che Provero a farle sicuramente anche così!
RispondiEliminaCiao,
Elisa
Ero curiosissima di leggere questa ricetta che già solo dal titolo mi allettava non poco!
RispondiEliminaE l'attesa non ha deluso affatto le mie aspettative, anzi: una ricetta davvero gustosa che replicherò quanto prima!
In ritardo ma tanti auguri di buon anno
Amo i piatti della tradizione anche mia nonna nostante sia campana mi faceva spesso la parmigiana di bietole troppo buona
RispondiEliminaTi auguro buon anno kiara a presto
Veronica
https://www.essenzadelgusto.com/
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